L’investimento si aggiunge alle recenti acquisizioni del 42% della società SIA (novembre 2013) e dell’85% - con l’impegno acquisto rimanente 15% attraverso struttura put-call di Ansaldo Energia (settembre 2013).
Inoltre, in occasione del recente vertice Italo-Russo di Trieste, FSI ha sottoscritto un accordo di investimento paritetico, fino a un miliardo di euro complessivi, con il fondo sovrano russo Russian Direct Investment Fund, RDIF.
Del capitale disponibile, pari a 4,4 miliardi di euro, FSI ha investito e impegnato nei quasi due anni di vita 2,6 miliardi. Per il 2014, l’attività continuerà ad essere intensa, anche grazie all’implementazione di due progetti la creazione del “polo italiano del turismo” e ulteriori investimenti atti a favorire il consolidamento del settore dei pubblici servizi.
L’ingresso in Valvitalia
FSI entra in Valvitalia a fianco dei fondatori, la famiglia Ruggeri, investendo 151 milioni di euro attraverso un prestito obbligazionario convertibile. L’obiettivo dell’investimento è consentire la continuità azionaria dell’imprenditore fondatore e accelerare la crescita aziendale, attraverso acquisizioni di produttori di nicchia e finalizzate all’espansione del portafoglio prodotti.
Fondata nel 2002, Valvitalia nel 2012 ha generato ricavi per 361 milioni di euro con EBITDA di 51 milioni di euro, in significativo progresso nel 2013, con una previsione di oltre 400 milioni di euro di ricavi ed oltre 70 milioni di EBITDA.
Produce quasi interamente in Italia, con circa 1.000 dipendenti diretti ed ulteriori 2.000 nell’indotto (equivalenti complessivamente a 230 milioni di euro di fatturato e 70 milioni di euro di retribuzioni). Esporta oltre l’85% della produzione.
E’ tra i principali produttori a livello mondiale di componenti per il controllo dei flussi (valvole di sicurezza e di controllo, ecc.) per i settori dell’oil&gas, della generazione elettrica, della desalinizzazione e della cantieristica navale.
L’azienda rappresenta la punta di eccellenza del «Distretto delle Valvole» della Pianura Padana, che conta oltre 200 grandi e medie imprese, per un volume di affari complessivo di 16 miliardi di euro. Il mercato di riferimento presenta un tasso di crescita del 10% annuo.